Devo lasciarmi dire dalla PAROLA perentoria e misericordiosa di Dio quello che nella mia vita è peccato o non lo è: non dalla opinione pubblica, non da quello che sento, non dai mass-media, neppure dalla mentalità dominante, non dal codice civile o penale, ma dalla Parola di Dio.
Per questa ragione DIRE IL PECCATO in prospettiva cristiana non può essere che un atto di fede.
In principio non sta la mia coscienza. In principio sta la mia coscienza che si lascia MISURARE DALLA PAROLA: dico che questi sono peccati perché LA PAROLA li chiama così, e proprio perché anch’io li chiamo così divento credente.
Paradossalmente sono UN PECCATORE CHE DIVENTA CRISTIANO.
Se facessi solo un atto di memoria, non farei fatica: in definitiva tornerei su me stesso.
Riconoscere il peccato significa poter dire al Signore che ciò che ho fatto è pecato perché credo nella sua parola.
PENTITEVI E CREDETE AL VANGELO.
Il Vangelo è parola misericordiosa, parola di salvezza per chi si lascia dire: guai a te se continui in questo modo. Stai correndo un pericolo.
Il Quarto sacramento – La Penitenza o Confessione – è un momento significativo per costruire con la sua Parola, il cristiano che è in noi dal giorno del battesimo.
Dire il peccato non è solo impegnativo per me, ma anche per la Chiesa.
E’ come se il Signore stesso dicesse alla sua Chiesa: puoi riaccogliere i battezzati peccatori, anzi DEVI riaccogliere.
Se vuoi sapere e conoscere la Chiesa chiediti che sacramenti celebra.
Con questo sacramento dice di sé: sono la COMUNITA’ DEI PERDONATI, comunità di misericordia che dà la pace.
PS . Anche a chi, in ragione della propria situazione spirituale,
non può ricevere il sacramento,
non è negato un colloquio spirituale con il sacerdote.
La preghiera comune, in questo momento di sofferenza reciproca,
offre conforto e luce ad entrambi. |